PPWR 2026: Guida Essenziale al Nuovo Regolamento Europeo sugli Imballaggi e sui Rifiuti

In questo articolo, approfondiremo la proposta di regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio e le sue implicazioni. Esploreremo i requisiti specifici di progettazione, le percentuali minime di contenuto riciclato e le scadenze chiave che dobbiamo conoscere, considerando che la maggior parte delle disposizioni diventerà obbligatoria a partire dal 12 agosto 2026. Vedremo anche come questo regolamento cerchi di garantire che tutti gli imballaggi immessi sul mercato siano riutilizzabili o riciclabili entro il 2030, con obiettivi ancora più severi in arrivo nel 2035 e nel 2040.

Sapevi che il regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio trasformerà completamente il modo in cui progettiamo, utilizziamo e ricicliamo gli imballaggi a partire dal 2026? Questo nuovo regolamento, noto come PPWR, mira principalmente a ridurre la crescente quantità di rifiuti nell'Unione europea e a fermarne l'aumento entro il 2030 implementando un'economia circolare funzionale.

A partire dall'11 febbraio 2025, questo regolamento ha sostituito l'attuale direttiva sugli imballaggi, stabilendo una serie di norme più vincolanti e garantendo un'attuazione uniforme in tutti gli Stati membri. La nuova legge sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio rappresenta un cambiamento profondo che interesserà non solo l'Europa, ma anche gli Stati Uniti e l'Asia. Inoltre, il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi adotta un approccio basato sull'intero ciclo di vita, regolando tutto, dalla progettazione iniziale dell'imballaggio al suo riciclaggio alla fine del suo ciclo di vita.

Quadro giuridico e obiettivi del nuovo regolamento europeo sugli imballaggi

Il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR) rappresenta un cambiamento fondamentale nella legislazione europea sugli imballaggi. Questo quadro normativo, pubblicato ufficialmente il 22 gennaio 2025, stabilisce nuovi standard per tutti gli imballaggi commercializzati nel mercato unico europeo.

Definizione del PPWR e come si differenzia dalla direttiva 94/62/CE

Il PPWR (regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio), o regolamento (UE) 2025/40, è uno strumento giuridico che, a differenza del suo predecessore, la direttiva 94/62/CE, ha la forza giuridica di un regolamento. Ciò segna una differenza fondamentale: mentre la direttiva consentiva interpretazioni individuali e l'attuazione nelle leggi nazionali da parte degli Stati membri, il PPWR si applica in modo uniforme e diretto in tutti i 27 paesi dell'UE. Questa caratteristica elimina la possibilità di adeguamenti nazionali, creando una maggiore armonizzazione delle norme all'interno dell'Unione.

Obiettivi chiave: riciclabilità, riutilizzo e riduzione dei rifiuti

Il regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio persegue quattro obiettivi principali:

  1. Riduzione dei rifiuti di imballaggio: Fissa obiettivi di riduzione progressiva del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018.
  2. Promozione del riciclaggio: Impone requisiti di riciclabilità, contenuto minimo riciclato e criteri di progettazione per il riciclo (Design4Recycling).
  3. Miglioramento della compatibilità ambientale: Attraverso obblighi di riutilizzo e normative specifiche per i sistemi di riutilizzo.
  4. Aumento della trasparenza: Tramite requisiti di etichettatura uniformi e divieti specifici.

Entro il 2030, tutti gli imballaggi dovranno essere riciclabili secondo precisi criteri tecnici, con un sistema di classificazione (da A a E) in cui saranno consentiti solo imballaggi classificati almeno con una «C».

Relazione con il Green Deal europeo e l'economia circolare

Il PPWR è un elemento fondamentale dell'agenda di politica ambientale dell'UE. È integrato nel Green Deal europeo, in linea con gli sforzi per promuovere l'economia circolare, utilizzare le risorse in modo efficiente e ridurre la produzione complessiva di rifiuti. Inoltre, fa parte del Piano d'azione per l'economia circolare, che si impegna a rendere tutti gli imballaggi riutilizzabili o riciclabili entro il 2030. Il regolamento contribuisce direttamente agli obiettivi climatici dell'UE riducendo le emissioni di gas serra legate alla produzione, al trasporto e alla gestione dei rifiuti degli imballaggi.

Date chiave e fasi di implementazione del PPWR 2026

Il programma di implementazione del regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio stabilisce una tempistica con più fasi che le aziende devono conoscere per adattare i propri processi. La transizione a questo nuovo quadro normativo segue una sequenza progressiva con date specifiche che determinano l'entrata in vigore di ciascun requisito.

Entrata in vigore: 12 febbraio 2025

Il regolamento (UE) 2025/40, noto come PPWR, è stato pubblicato ufficialmente nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 22 gennaio 2025. Successivamente è entrato formalmente in vigore il 12 febbraio 2025, venti giorni dopo la sua pubblicazione. Questa data segna l'inizio ufficiale di questo nuovo quadro normativo, sebbene la maggior parte delle sue disposizioni non sia immediatamente applicabile. Durante questo periodo iniziale, le aziende devono iniziare a familiarizzare con i nuovi requisiti e pianificare le proprie strategie di adattamento.

Domanda obbligatoria: 12 agosto 2026

Dopo un periodo di transizione di 18 mesi dalla sua entrata in vigore, il PPWR diventerà obbligatorio a partire dal 12 agosto 2026. A tale data, la precedente direttiva 94/62/CE sarà in gran parte abrogata. Da questo momento in poi, la maggior parte delle disposizioni del regolamento saranno giuridicamente vincolanti, compresi i requisiti essenziali per la progettazione e la composizione degli imballaggi. Inoltre, entrerà in vigore anche il divieto di imballaggi che superino una certa soglia per le sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS).

Fasi progressive fino al 2040

La piena attuazione del regolamento seguirà un calendario scaglionato con obiettivi specifici:

  • 1 gennaio 2030: Tutti gli imballaggi devono essere progettati per il riciclaggio. Analogamente, saranno fissati limiti per lo spazio vuoto negli imballaggi di spedizione (massimo 50%) e saranno vietati alcuni imballaggi monouso elencati nell'allegato V.
  • 1 gennaio 2035: Gli imballaggi devono essere riciclabili su larga scala, il che significa che possono essere raccolti, selezionati e riciclati utilizzando infrastrutture all'avanguardia che coprono almeno il 75% della popolazione dell'UE.
  • 1 gennaio 2040: Il contenuto minimo di materiale riciclato diventerà obbligatorio: 50% per gli imballaggi in plastica sensibili al contatto (non bottiglie) e 65% per le bottiglie di plastica e tutti gli altri imballaggi.

Durante questo periodo, verranno pubblicati vari standard armonizzati e atti di esecuzione che specificano i requisiti tecnici del regolamento.

Requisiti tecnici del regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio

Il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio stabilisce specifiche tecniche rigorose che trasformeranno radicalmente il settore degli imballaggi.

Design per il riciclo (Design4Recycling)

L'approccio «Design4Recycling» richiede che tutti gli imballaggi siano progettati dando priorità al loro riutilizzo e al riciclo dei materiali. La Commissione Europea pubblicherà linee guida specifiche prima del 1° gennaio 2028. Questi standard diventeranno obbligatori 1,5 anni dopo la loro pubblicazione, creando un chiaro incentivo allo sviluppo di soluzioni di imballaggio sostenibili dal punto di vista ambientale.

Percentuali minime di contenuto riciclato per tipo di materiale

A partire dal 2030, gli imballaggi in plastica devono incorporare materiale riciclato nelle seguenti proporzioni:

  • Imballaggi in PET a contatto con alimenti: 30% (50% entro il 2040)
  • Altre materie plastiche a contatto con gli alimenti: 10% (25% entro il 2040)
  • Bottiglie per bevande in plastica monouso: 30% (65% entro il 2040)
  • Altri imballaggi in plastica: 35% (65% entro il 2040)

Entro il 2030, anche altri materiali avranno requisiti minimi: vetro (50%), carta/cartone (70%) e metallo (25%).

Divieti di sostanze come PFAS e metalli pesanti

A partire da agosto 2026, gli imballaggi a contatto con gli alimenti non possono contenere PFAS in concentrazioni superiori a:

  • 25 parti per miliardo (ppb) per ogni singolo PFAS
  • 250 ppb per la somma di tutti i PFAS
  • 50 parti per milione (ppm) per i PFAS totali

Inoltre, la restrizione sui metalli pesanti (piombo, cadmio, mercurio e cromo esavalente) continua con un limite combinato di 100 mg/kg.

Classificazione di riciclabilità: livelli A, B e C

Il regolamento stabilisce un sistema di classificazione della riciclabilità:

  • Grado A: ≥ 95% riciclabile
  • Grado B: ≥ 80% riciclabile
  • Grado C: ≥ 70% riciclabile

A partire dal 2030, saranno ammessi sul mercato solo imballaggi di qualità A, B o C. A partire dal 2038, sarà vietato il grado C, consentendo solo imballaggi con riciclabilità superiore all'80%.

Regole per imballaggi compostabili e riutilizzabili

A partire dal 12 febbraio 2028, alcuni prodotti devono essere obbligatoriamente compostabili:

  • Bustine di tè e caffè
  • Etichette adesive per frutta e verdura
  • Sacchetti di plastica ultraleggeri

Gli Stati membri possono richiedere la compostabilità di altri articoli, come le capsule di caffè o le unità monodose per bevande.

Implicazioni per le aziende e raccomandazioni sulla conformità

Il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio richiederà adeguamenti significativi da parte delle aziende nella progettazione, nella gestione della catena di fornitura e nell'approvvigionamento dei materiali. I produttori dovranno investire in materiali sostenibili e adottare modelli di business circolari.

Responsabilità estesa del produttore (EPR)

L'EPR estende la responsabilità finanziaria dei produttori all'intero ciclo di vita degli imballaggi, compresa la gestione post-consumo. A partire dall'agosto 2026, i produttori devono rispettare i sistemi EPR nazionali, con tariffe modulate in base alla classificazione di riciclabilità.

Etichettatura e tracciabilità obbligatorie con pittogrammi e codici QR

A partire da agosto 2028, tutti gli imballaggi devono riportare etichette armonizzate con pittogrammi che ne identifichino la composizione del materiale. Gli imballaggi riutilizzabili richiederanno codici QR con informazioni sui punti di restituzione. L'etichettatura fuorviante sarà esplicitamente vietata.

Audit e documentazione tecnica richiesta

I fabbricanti e gli importatori devono eseguire valutazioni della conformità e conservare la documentazione tecnica per 5-10 anni. La Dichiarazione di conformità (DoC) deve identificare chiaramente ogni confezione e confermare la conformità a tutti i requisiti.

Cinque passaggi per adattare il tuo packaging al PPWR

  1. Effettuate un audit completo del vostro portafoglio di imballaggi.
  2. Ridisegna i tuoi prodotti dando priorità alla riciclabilità e ai materiali sostenibili.
  3. Stabilire un sistema di governance interno per coordinare i cambiamenti operativi.
  4. Investi nell'innovazione esplorando materiali alternativi.
  5. Sviluppa una strategia specifica per gli imballaggi circolari.

Conclusione

Il regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio rappresenta senza dubbio uno dei cambiamenti normativi più significativi per l'industria degli imballaggi degli ultimi decenni. Il passaggio dalla precedente direttiva 94/62/CE a questo regolamento vincolante segna una svolta per tutti gli attori della catena del valore. Certamente, il PPWR stabilisce un quadro ambizioso che trasformerà radicalmente il nostro modo di progettare, produrre e gestire gli imballaggi.

Le aziende devono ora affrontare la sfida di adattare i loro prodotti ai criteri di riciclabilità prima del 2030, quando solo gli imballaggi con una classificazione A, B o C possono essere commercializzati nel mercato europeo. Dopodiché, le richieste aumenteranno gradualmente fino al 2040, momento in cui le percentuali di contenuto riciclato raggiungeranno livelli notevolmente più elevati.

Il divieto di sostanze come i PFAS e i requisiti specifici per i materiali compostabili dimostrano la natura completa del regolamento. Sebbene questi cambiamenti pongano sfide significative, creano anche opportunità di innovazione e differenziazione del mercato.

Le date di implementazione scaglionate danno alle aziende il tempo di adattarsi, ma la complessità del regolamento richiede un'azione immediata. Pertanto, è fondamentale iniziare il prima possibile con gli audit degli imballaggi e i piani di riprogettazione.

L'economia circolare non è più un'opzione ma un obbligo legale. I sistemi di responsabilità estesa del produttore, insieme ai nuovi requisiti di etichettatura e tracciabilità, garantiranno una maggiore trasparenza per i consumatori e migliori tassi di recupero dei materiali.

Questo regolamento non riguarderà solo l'Europa, ma stabilirà standard globali che probabilmente influenzeranno i mercati in America e Asia. Le aziende che prevedono questi cambiamenti normativi saranno in una posizione migliore per prosperare nel nuovo paradigma degli imballaggi sostenibili.

Il PPWR 2026 segna il futuro del settore: imballaggi progettati per essere riutilizzati o riciclati, con contenuto riciclato verificabile e sistemi trasparenti di gestione dei rifiuti. L'adattamento precoce a questo regolamento non solo garantirà la conformità legale, ma risponderà anche alle crescenti richieste di sostenibilità dei consumatori.

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